Le sorelle DaDisco sono nostre ospiti quest’ oggi per raccontarci del loro nuovo singolo da poco uscito “Monster”. Allora ragazze, quali sono le vostre sensazioni ed emozioni ora che il brano è disponibile?
Federika: “Siamo molto felici che questo brano sia ora disponibile per tutti i nostri fan e nuovi ascoltatori. Aspettavamo l’uscita da un bel po’ di tempo anche perché il brano è stato scritto al termine del 2019. Ci abbiamo messo tanto impegno per rendere questa canzone unica e ricca di dettagli importanti insieme al dj e produttore Marco Delta e all’artista e fonico Marco D’Agostinis”.
Nel vostro nuovo singolo, avete parlato dell’importanza di identificare e allontanare i vampiri emotivi. C’è un’esperienza personale o una storia particolare che vi ha ispirato a trattare questo tema così profondo?
Federika: “Le nostre canzoni nascono sempre da vissuti personali e sensazioni ed emozioni che prendono forma e si sviluppano durante la nostra vita quotidiana. Per noi “Monster” è quella persona negativa, opportunista e talvolta priva di scrupoli che cerca di prendere senza dare, originando rapporti “tossici” o comunque molto scompensati. La canzone analizza con ironia questo aspetto, prende in giro queste personalità che spesso si rifiutano di lavorare sulle proprie difficoltà e preferisco appoggiarsi ad altre persone e costruire legami malsani”.
Simona: “Di Monster ne è pieno il mondo ma la giusta arma è stare alla larga da questi individui per non venire risucchiati dal loro vortice nero di emozioni torbide”.
Come musiciste, in che modo avete incorporato la vostra esperienza personale nelle emozioni e nel significato di ‘Monster’? Qual è il vostro processo creativo per tradurre esperienze in musica?
Simona: “Nel caso di Monster abbiamo subito pensato prima alla parte strumentale, che doveva dare energia ma che dovesse contenere toni drammatici. Subito dopo abbiamo scritto il testo e la melodia utilizzando spesso dei suoni chiusi e la vocale “o” in tante parole per rendere tutto più dark, come se fosse tutto ambientato in una vecchia cattedrale gotica”.
Federika: “Nel testo abbiamo anche inserito riferimenti cristiani, per contrapporre sacro e profano e un po’ il senso di perdono rivolto verso sé stessi e verso le persone che nella vita possono danneggiarci”.
Il video di Monster ci sembra molto complicato con molti effetti speciali. Avete avuto voi le idee a riguardo o avete lasciato carta bianca al regista?
Simona: “Il video è stato realizzato interamente da noi stesse, dallo storyboard, alla regia, al montaggio. Ci siamo avvalse della nuova tecnologia AI per le riprese in cui appariamo come mostri e zombie, è una tecnologia molto di moda in questo periodo e abbiamo voluto seguire il trend dando unendo la nostra creatività”.
Federika: “Tutta la storia è stata ideata da Simona, la quale si è occupata anche di parte dell’editing, mentre il montaggio e la direzione sono stati nelle mie mani come coordinatrice del progetto e verifica dell’introduzione della nuova tecnologia digitale”.
Come nascono, o da cosa nascono, in via più generale, le vostre canzoni?
Federika: “Le nostre canzoni nascono dall’esigenza di esternare in musica le sensazioni e le emozioni che ci colpiscono nella vita di tutti i giorni. L’obiettivo è sempre quello di dare positività anche nella drammaticità e di poter insegnare qualcosa a chi ci ascolta. Ad esempio, “Sono Harley Quinn” è frutto di un’esperienza personale drammatica che si è trasformata in musica in modo da gridare al mondo l’esigenza di rispettare le donne ed i confini e le esigenze altrui”.
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