Scrivo canzoni come forma di auto-terapia… INTERVISTA @Le Rose e il Deserto

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Un terzo” è interamente composto da Luca Cassano ed è il singolo che anticipa l’EP “Io non sono sabbia” in uscita a fine maggio.

L’intero EP è stato arrangiato, suonato, registrato e mixato presso le Manifatture Morselli Recording di Modena.


Le rose e il deserto é il nome del progetto artistico di Luca Cassano, cantautore classe 1985, calabrese di nascita, milanese per professione. Come un Tuareg, Luca osserva le dune metropolitane alla ricerca delle poesie che spontaneamente affiorano dalle sabbie della sua immaginazione. Il testo è al centro della sua ricerca: il suo interesse è nei suoni e nelle immagini che le parole da sole, anche senza musica, sono in grado di evocare.

Abbiamo fatto 4 chiacchiere con Luca in occasione dell’uscita del Singolo e del nuovo EP previsto a fine Maggio.

1) Hai rilasciato da poco un nuovo singolo. Si sente tanta energia in questo pezzo. Qual è la tua mission nella musica?
Oddio che domanda difficile 😀 No, io non ce l’ho una missione. Scrivo canzoni come forma di auto-terapia. Scrivere (sia brevi poesie che testi più lunghi, per canzoni) mi aiuta a guardare in faccia aspetti della mia vita e del mio carattere da cui altrimenti scapperei.

2) Il Singolo anticipa un album?
Si, “Un terzo” è il singolo che anticiperà il mio EP d’esordio, che si chiamerà “Io non sono sabbia”, la cui uscita è prevista per la tarda primavera 2020 per PFMusic. Saranno cinque canzoni (compresa “Un terzo”) in cui io e Stefano Morselli delle Manifatture Morselli Recording di Modena (dove il disco è stato arrangiato e registrato) abbiamo cercato di coniugare il mio gusto per il cantautorato classico (De Gregori fra tutti) con il suo gusto più moderno, tendente all’elettro-pop. A voi e ai vostri lettori decidere se ci siamo riusciti e con che qualità.

3) Da quanto tempo esiste ”Le rose e il deserto”?
Le rose e il deserto sono nate nel Luglio 2018, quindi da ormai quasi due anni, quando ho deciso di intraprendere un percorso musicale tutto mio, fatto di chitarra e voce e le mie canzoni. Prima scrivevo e cantavo per “Il quinto piano”, un quartetto che non ha mai pubblicato nulla, nonostante il tanto impegno profuso (alcuni pezzi de Le rose e il deserto, fra cui “Un terzo”, sono nati per Il quinto piano). Prima ancora cantavo cover nel duo “Citofonare Colombo” con il mio coinquilino di allora. Diciamo che Le rose e il deserto sono ufficialmente nate nel Luglio 2018 ma la strada per arrivarci ho iniziato a percorrerla dal 2014.


4) Qual è stato l’episodio più bello legato alla tua attività musicale?
Sicuramente una serata in un piccolo club a Ferrara, il Korova Milk Bar, nell’ambito della splendida rassegna “Il silenzio del cantautore”. Un concerto senza amplificazione, il locale pieno di gente attenta e l’ultima canzone, come da tradizione della rassegna, suonata seduto sul bancone (c’è anche un video su youtube). E poi anche l’incontro con tanti meravigliosi artisti i cui concerti ho avuto la fortuna e il piacere di aprire: Gnut, The Niro, Sandro Joyeux, Federico Sirianni, i Kutso…

5) Prossimi Impegni?
Difficile a dirsi in questo momento di grandi incertezze. Sicuramente a breve (non è ancora stato deciso quando) uscirà l’EP “Io non sono sabbia”, che dovrebbe essere accompagnato da un tour promozionale. Speriamo l’emergenza rientri in fretta.

ASCOLTA IL SINGOLO
Spotify – https://open.spotify.com/track/5iJRmmsbrBQGiLklFTPoVH?si=1KtdDJQnRMyk5EyarVB74Q
Youtube – https://www.youtube.com/watch?v=k1uOSjHzqPY


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